Day 3
Dopo una colazione sostanziosa, abbiamo caricato le nostre valige sul pullman e siamo arrivati a Puttgarden, dove abbiamo preso un traghetto che ci ha portati in Danimarca. Siamo sbarcati a Rodbyhavn e abbiamo conosciuto la nostra guida, Gianni, un signore toscano che da molto tempo vive in Danimarca.
Una volta arrivati a Copenhagen abbiamo fatto una passeggiata lungo le vie e le strade principali della città.Dopodiché abbiamo avuto circa un oretta per il pranzo. Il pranzo era libero così ci siamo divisi e ognuno ha potuto provare le specialità tipiche danesi.
Dal momento che io non amo il pesce, non ho provato il classico panino con l'aringa ma ho preso un Classic burger. All'Interno oltre a varie salse piccanti, c'era la carne, il pomodoro, i cetrioli, l'insalata, il bacon e il formaggio il tutto accompagnato da patatine ricoperte di paprika. Inutile dirvi che non sono riuscita a finirlo sia perché era enorme sia perché era davvero piccante!Dopo pranzo ci siamo ritrovati tutti al punto di incontro, siamo risaliti sul pullman e in pochi minuti siamo arrivati al castello di Rosenborg che si trova non lontano dal centro. Dopo la visita al castello ci siamo spostati nuovamente per andare a vedere il simbolo di Copenhagen ossia la famosissima sirenetta.A malincuore abbiamo lasciato la sirenetta e ci siamo diretti verso il palazzo Amalienborg, un edificio in stile rococò. Lì alle sei del pomeriggio abbiamo anche assistito al cambio delle guardie.A fine giornata siamo poi andati in uno dei posti più belli che abbia mai visto, il quartiere di Nyaven. Il caratteristico paesaggio che compare sulle cartoline di Copenhagen. Questo grazioso quartiere è costituito da un canale dove sono ancorati dei velieri, e ai lati del canale ci sono delle case di vari colori con pub, bar e ristoranti.
Sarei stata lì ore ed ore ad osservare il sole tramontare, il via vai di persone e ad ascoltare il click delle macchine fotografiche dei turisti, le voci delle persone sedute ai tavoli dei ristoranti o quelle delle persone sedute sugli scalini con una birra in mano.Siamo poi arrivati in hotel. Un hotel a 25 piani che sembrava un grattacielo, ci siamo sistemati e siamo scesi per la cena.
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